martedì 6 marzo 2012

Radicali e antiossidanti



Invecchiare è una fase biologica della vita che caratterizza ogni singolo organismo vivente.
Terenzio apostrofava "Senectus ipsa est morbus" cioè invecchiare è di per se una malattia.
Ad oggi  i progressi scientifici hanno raddoppiato la speranza di vita del genere umano, ma paradossalmente hanno fatto anche insorgere nuove malattie.
A cosa serve vivere 120 anni per avere una vecchiaia soggetta a patologie degenerative, invalidanti, con la perdita delle capacità fisiche ed intellettuali? La risposta sta allora nel cercare di garantire una migliore qualità della vita per tutti, attraverso lo sviluppo del progresso sociale e della ricerca scientifica e perché no anche di una buona dose di antiossidanti.
Del resto gli antiossidanti neutralizzano i radicali liberi, che non sono una fazione politica autonoma distaccatasi da Pannella (magari stanca dei sui digiuni), ma causa principale o cofattore di un'incredibile quantità di malattie che vanno dal'angina pectoris, alla demenza senile, alla cataratta, all'artrite, all' ictus ecc
Senza addentrarci troppo in termini scientifici potremo dire che il corpo umano è una grande formula chimica,dove avvengono vitali e continue reazioni biologiche che generano la vita. Ogni cellula partecipa a dare efficienza ed energia a tutto l'organismo, ed è durante questo straordinario e incessante lavoro cellulare che si formano molecole chiamate radicali liberi. Tali molecole infatti sono in grado di danneggiare le strutture cellulari come la membrana plasmatica e il DNA.
Oltre questo tipo di radicali chiamati endogeni, prodotti cioè dal nostro corpo, esistono anche quelli esogeni, introdotti quindi dall'esterno. Come ad esempio fumo di tabacco, radiazioni comprese quelle solari, pesticidi, alimenti ricchi di grassi saturi, ma anche abusi di alcool e farmaci.
E così negli ultimi anni abbiamo avuto una diffusione capillare di antiossidanti. Basta guardarsi un poco in giro tra gli scaffali di un supermercato per trovarli sulle etichette dei più svariati prodotti come succhi e sciroppi ipervitaminizzati, miracolosi yogurt, balsami per capelli, super caramelle anti-invecchiamento ecc.
Certamente anche gli antiossidanti hanno subito il fascino della moda, ma è pur vero che in qualche modo dobbiamo limitare la produzione di questi maledetti radicali. Quindi ricordando che una sana attività sportiva, preferibilmente aerobica, e una sana alimentazione giocano un ruolo fondamentale aiutiamoci anche un poco con la naturale medicina alternativa.
Tra i tanti prodotti che il mercato dei fitoterapici offre un rimedio tra i più accreditati è sicuramente la Papaya fermentata ricca di vitamine tra le quali vit C, A, vitamine del gruppo B, flavonoidi, calcio, fosforo e ferro, enzimi fra i quali il più importante la papaina, carboidrati, carotenoidi. La papaya forse è anche diventata leggenda, chi non ricorda l’uso che ne faceva Papa Giovanni Paolo II sofferente di parkinson o l’energia ritrovata da Simona Ventura per la conduzione del festival di San remo. Il professor Luc Montagnier la considera insieme al succo di melograno, fondamentale per avere una migliore qualità della vita.
Altro gruppo interessante sono le alghe verdi-azzurre, come la Spirulina, la Clorella e la Klamath anche queste ricche di vitamine e minerali, ma anche con un significativo contenuto di aminoacidi essenziali e non, clorofilla e ancora dei preziosi acidi grassi insaturi, come l’ omega 3. Non per nulla queste alghe di acqua dolce sono dei nutraceutici .
I semi di lino molto ricchi di acidi grassi omega 3, sali minerali, proteine, lipidi, acido linoleico, fibre e lignani .Gli omega 3, conosciuti come grassi "buoni", hanno anche effetti salutari sul cuore ed un cucchiaio di semi di lino ne contiene circa 1,7 grammi.
La curcuma, altra pianta di notevole interesse. In India è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni, come medicina, spezia e anche colorante; botanicamente parlando, la curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. I rizomi sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, la curcuma viene impiegata nella medicina tradizionale indiana e in quella cinese come disintossicante dell'organismo, in particolare del fegato e come antinfiammatorio.
Lycium Barbarum o più comunemete dette Bacche di Goji sono considerate in Tibet e in tutto l'Oriente un "Frutto della Longevità", é un super-alimento che rafforza il nostro sistema immunitario.
Ma anche la maca delle Ande, radice vegetale utilizzata da secoli dalle popolazioni andine per sopravvivere alle altitudini spesso proibitive di quelle zone. Possiede un alto valore nutritivo e ricostituente, ricco di proteine, vitamine, acidi grassi insaturi, fibre, alcaloidi e steroli.
L' Açai, apprezzato per le sue proprietà nutrizionali e terapeutiche; ha l’aspetto di un mirtillo nero di grandi dimensioni, ed è una bacca senza buccia composta per l’80% dal nocciolo e per il 20% dalla polpa; è il frutto di una palma dal tronco slanciato che cresce spontaneamente nella foresta amazzonica e che può raggiungere i 25 metri d’altezza. Ogni bacca contiene flavonoidi e un mix di grassi monoinsaturi che favoriscono l’abbassamento dei valori di colesterolo nel sangue; l’açai è anche ricco di vitamine A, B1, B2, B3, E e C, di fosforo, calcio, potassio e fibre.
Un vecchio detto recitava "Vino fa buon sangue", sarà merito del Resveratrolo un polifenolo di origine vegetale presente negli acini d’uva e nel vino, soprattutto in quello rosso. Il Resveratrolo possiede un interessante doppio meccanismo d’azione che lo rende particolarmente indicato come antiossidante. E’ in grado sia di legare i pericolosi ioni metallici prodotti con l’inquinamento dell’aria sia di trasformare i radicali liberi in molecole innocue. Inoltre sviluppa un’azione antiossidante sinergica con betacarotene, vitamina C ed E.
Un numero sempre maggiore di studi si stanno concentrando su tale sostanza, utile per sostenere la fisiologica funzionalità cardiovascolare in funzione della sua dimostrata attività antiossidante. Il Resveratrolo presente nel vino rosso infatti si ritiene essere responsabile del ridotto rischio cardiovascolare associato ad un moderato consumo di vino, condizione nota con il nome di "paradosso francese". Con "paradosso francese" infatti ci si riferisce alla sorprendente situazione in cui si trova la popolazione Francese: pur mangiando più cibi grassi di altre popolazioni occidentali, presenta minori problematiche cardiovascolari.
Per chi invece preferisce aumentare l'introito di antiossidanti tramite l'alimentazione consigliamo di consumare cinque porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione che apportano grossomodo 5000 unità ORAC (unità di misura elaborata dal dipartimento dell' agricoltura americano basata sulla capacità di assorbimento del radicale ossigeno), un quantitativo più che sufficiente per proteggersi dai radicali liberi.

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